Più o meno – dipende dal caldo che fa

E’ che l’italiano medio in vacanza nel sud est asiatico si trova a suo agio.
Perché se tutto il mondo è paese, anche qui combatte con piccoli furti, contrattazioni sui prezzi e sòle di ogni genere.
E si sa, noi ci si adatta bene, ci siamo abituati, e qui, che la bugia e la truffa sono istituzionalizzate, ci sentiamo addirittura più sicuri che a casa.
E già, perché mica ti viene il dubbio che una cosa sia vera o falsa o che un prezzo sia gonfiato, qui, ne hai la matematica certezza.
Dove ogni cosa è più o meno come quella originale, e ha più o meno le stesse funzioni.
Dove mangi  più o meno con 2 dollari al giorno, che poi al massimo sono 3 o 4.
Qui dove c’è il mercato del falso più grande del mondo
( MBK FYI)
Dove il piano dell’elettronica contraffatta è esattamente sotto quello dei negozi autorizzati, i trucchi Mac sono anche meglio di quelli originali perché in Corea li fanno più o meno meglio.

Ed è qui, in questo caldo umido torrido e confuso mondo che dopo qualche giorno ho colto di nuovo dopo tanto tempo una ferrea logica nell’applicazione delle “unità di misura”.
E sì, perché un conto è se arrotondo per difetto il prezzo di una cena o di un prodotto mentendo un pò, un conto è se mento sulla distanza che qualcuno deve percorrere a piedi.
E allora esagero. Perché con le distanze non si scherza. Non si fa, è maleducazione, una cattiveria.

Così ecco il teorema: Più o meno dipende da quanto caldo fa. Più la temperatura è alta più la distanza si allunga. Più la temperatura scende, più i tempi di percorrenza si accorciano. Primo perché puoi camminare più in fretta e poi perché anche fosse qualche minuti in più, che male fa?