Maleducazione: modo di comportarsi, azioni, atti, non adeguati alle regole del buon comportamento, del rispetto degli altri e della civile convivenza nella società.
Etimologia/Derivazione – composto dai termini male ed educazione
Sinonimi – scortesia, sgarbataggine, insolenza, villania, arroganza, sfrontatezza, impertinenza, volgarità, cafonaggine, inciviltà, inurbanità.
Contrari – nessun contrario riscontrato nella penisola italica.
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L’origine di una così eclatante perdita di educazione è di certo da riscontrarsi non tanto nel sistema paese quanto nella totale perdita di autorità della figura dell’insegnate all’interno della società Italia.
Vietando l’uso della disciplina, dell’ordine e della coercizione, e sperando nel buon senso dell’essere umano, (buonsenso che non esiste se non nella forma più basica ovvero il fortuito incontro tra una buona azione e il proprio singolo tornaconto personale) la società italiana ha di fatto incentivato senza mezze misure il dilagare del lassismo della scappatoia del “fuori dagli schemi” come risorsa e non come menzogna.
Così generazione dopo generazione l’uomo è tornato allo stato primordiale e basico di orribile mammifero dotato di grandi intelletti e aguzzo ingegno volto solo ed unicamente al compimento del male altrui in favore del proprio. Un basico Mors Tua Vita Mea.
La maleducazione, cattiva educazione, assenza totale di un essere più altamente elevato di te che ti indichi la strada non produce solo quotidianamente notizie cliccabili, non è solo Mafia capitale, Tangenti in Rai, Sistema Paese corrotto.
La maleducazione produce gente che butta la sigaretta per terra con il gomito appoggiato a un posacenere; gente che compra un cane e si rifiuta, anche se sollecitata, di raccattare quello che per legge dovrebbe raccattare e poi impreca perché pesta merda sul marciapiede.
La maleducazione produce tizi geniali “fuori dagli schemi” che si permettono di trattare il prossimo come un emerito coglione, con parole di scherno, nascondendosi dietro al dito dei “diversi”degli artisti e di non levarsi il cappello a una riunione di lavoro perché “ipsterdelcaaa”.
La maleducazione produce amministratori delegati e responsabili marketing di società leader che fatturano milioni di euro all’anno i quali, in virtù della loro posizione (non conquistata da loro ma da educate persone che li hanno preceduti e che hanno lavorato 24 ore al giorno), pensano di avere diritto di non rispondere alle mail di lavoro, per il gusto di confermare o non confermare appuntamenti importanti anche all’ultimo minuto. Con la presunzione che si facciano 500 km così, perché loro sono gli AD.
La maleducazione signori e signore è l’unico vero insindacabile collante della #GTC (generazione teste di cazzo) ai vertici politi e non della penisola.
AMEN