L’Italia è morta, senza neanche un funerale.

Malata, da quando ne ho adulta memoria questa bella penisola, ormai neanche più tanto bella, in pochi mesi è morta definitivamente. Nel silenzio del suo popolo analfabeta e della peggior classe politica esistente tra le democrazie occidentali. Morta definitivamente di inerzia, vecchiaia e Cancro.

I medici (imprenditori), e gli infermieri (lavoratori) hanno fatto il possibile per salvarla, ma a nulla è valso il loro sforzo davanti alla completa incapacità di arginare un tumore con metastasi ormai espanse a tutti gli apparti e organi.

Partiamo dal cervello- governo, che da anni ormai è in totale assenza di sinapsi buone che siano capaci di fare il loro lavoro e popolato altresì da cellule malate, malsane, egoriferite, impreparate a trovare di comune accordo una linea guida per la comunicazione agli altri organi.

Passiamo poi per il sangue infetto che circola gonfio di droghe quali curruzione, burocrazia, miopia; sangue che ha finito di infettare, con la sua boria, con la sua incuria, con la sua mancanza di umiltà, preparazione, dignità anche tutte le parti del corpo d’Italia.

Finiamo quindi con una semplice frase: in Italia non funziona niente. Ma proprio niente.

Lo stato non c’è e quando c’è, meglio averne paura. La cultura è morta, anche quella, dimenticata, perché ormai vecchia. Ignorata, l’italica cultura, da tutti i paesi del mondo.

Le donne in Italia vengono uccise – quasi sempre in famiglia – come fossero carne da macello. Umiliate quando vanno al lavoro dove spesso vengono molestate, e se non vengono molestate vengono pagate comunque meno. Non hanno quasi mai accesso ai piani alti, e se arrivano ai piani alti non hanno potere decisionale, e se riescono per miracolo a prendere decisioni, poi non vengono ascoltate.

I bambini sono poi l’ultima ruota del carro. Non hanno una scuola dignitosa, non hanno insegnati qualificati, per loro non viene speso neanche un terzo di quello che spendono gli altri Paesi occidentali. Così si ritrovano, i bambini, senza una scuola decente, senza uno stato che li tuteli, con le mamme a casa come 100 anni fa e non istruiti.

Guardano una televisione dove le femmine sono cose, così le bambine desiderano diventare culo e tette, e i maschi sposare un culo e delle tette, possibilmente entrambe, ma va bene anche una delle due cose.

E’ morta l’Italia anche oggi: la scuola non partirà in anticipo come era doveroso fare e avrà i fondi sì aggiuntivi ma mai quanto quelli destinati invece a salvare ancora una volta Alitalia. È di questi giorni anche lo scandalo nella magistratura con poche compite parole del presidente Mattarella che povero, ma che deve dire ormai. Salta anche il taglio dei vitalizzi, sempre notizia di oggi.

E’ morta l’Italia per sempre, e noi con lei, babbei ancorati dietro una quotidianità perduta, senza il coraggio di imbracciare non dico un fucile, ma neanche un cartellone. Non c’è neanche da piangerla l’Italia morta, che poi, ma quando mai è stato un paese per bene? Mai, solo che prima, non usava dirlo.

Diceva il bisnonno: non farti, mia cara, soverchie illusioni.

Lo diceva bello, ma il succo quello è. Non ci sarà rinascita, perché l’Italia e noi italiani, siamo feccia. Speriamo i miei figli scappino al più presto.

Un post Noioso:

Questo è senza ombra di dubbio un post molto noioso, non riesco a smettere di pensarlo, e quindi: uomo avvisato mezzo salvato.
Se state continuando a leggere, siete colpevoli voi stessi ( e non io che scrivo) del latte alle ginocchia che arriverà.
Complaints not admitted.

Dunque, sono in preda a quel circolo vizioso che è: svegliati, lavati, vestiti, esci lavora, mangia o palestra (a giorno alterni), esci fai la spesa, cucina (lui io non lo so fare) guarda la tv vai a dormire. Che amarezza. Ma che dobbiamo fà? Capita, e se qualcuno vi dice che no a lui non capita mai di entrare nel vortice di settimane tutte uguali, diffidate da tale soggetto. Chiunque esso sia.
Perché fatta salva una piccola parte del mondo dove come dice Lucacorderodimontezzemolo tutti sia chiamano giuliasofia…tutti finiamo in questo turbinio di rotture di “maroni/meloni ” cit litizzetto.

Ecco quindi in sintonia con il mood della settimana ho pensato nei giorni passati:

A carnevale ogni scherzo vale.
Così si suol dire… ma giusto per sapere…non vi pare che stiamo un pò esagerando?
Che ne so roba tipo:
Corona latitante che poi si arrende.
Tipo Berlu che dice sti cazzi dello spread, che ci vuole ridare l’Imu, e nel frattempo chiede alla tizia di Greenpower quante volte viene…e la platea porca troia (letteralmente) …ride!!!!!
Tipo Bersani che, non ne dice una che sia una, normale.
Tipo, l’isola di Lavezzi in vendita (lo so l’ho già detto, ma vi avevo avvisato che mi era rimasta impressa)
Tipo l’Alitalia che sbianchetta l’aereo…
Che poi, l’avranno davvero fatto col bianchetto? 🙂
Vi ricordate quanto era scomodo quel coso? E se non avevi la penna Bic, non riuscivi mica a scriverci sopra, e se per caso avevi aspettato troppo poco e non si era asciugato, tutto sbafato. O nella seconda variante una parte era asciutta e una piccola bolla d’aria invece aveva incastonato, litri e litri di binachetto. Panico.
E poi ne usciti con mille modelli diversi, ma il mio preferito per inutilità resta, il roller, quello a nastro.
Questo qui.

Ora io con questo aggeggio, tutto ci facevo tranne che usarlo per l’utilizzo preposto. Sì lo so siamo alla sesta riga di descrizione del bianchetto, ma è importante. In questo momento, se seguite il mio filo logico è molto importante. Dicevo, la “pelle” del roller può essere usata come antistress. Io la separavo per ore dal nastro su cui è appoggiata e la distendevo come fosse pasta all’uovo, sul banco di scuola e anche sulla scrivania di casa. All’università, no, non ho mai seguito neanche una lezione… Per mesi poi ci ho nascosto i graffi che facevo involontariamente alla macchina dei vicini. E, ogni volta che pioveva, mi toccava ricominciare da capo.
Seguitemi:
Carnevale >> Assurdità politiche>> attualità >> cazzata>> chiudo il cerchio.
Che vuoi che succeda adesso no?
Che ne so, roba tipo: un presidente americano nero?… ah giusto c’è già.
Allora: dai sì…si dimette il papa.
Cioè il papa si è dimesso! Ha detto, non mi va più.
Ma com’era la storia del “non si scende dalla croce?”
No ecco, sono solo io che la trovo una cosa assurda?
“Eh ma sai, cerca di essere realistica, magari è molto malato, sai pare sia leucemia”
“Ambè certo, infatti gli altri papi, so morti in salute, in effetti, e a 30 anni.”
Ma che razza di giustificazione è????
Dai siamo su scherzi a parte…

A carnevale ogni scherzo vale, e se non vi sono bastate le notizie che hanno caratterizzato la settimana scorsa, ci pensa Sanremo. Su cui però, dovrò scrivere un post preciso.
Intanto, qui sotto: i miei due vincitori.

Piccola nota di servizio:
oggi è San Valentino e voi mi rispondere, sti ca…giusto.
Com oggi che è san Valentino c’è un evento molto importante, contro la violenza sulle donne.
Si ballerà in tutto il mondo, a Roma a piazza di Spagna oggi alle 16.00
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