Di quella volta che un libro mi ha scelto

Ero di fretta come sempre, ma ho avuto la prontezza, di guardare la copertina e di vedere una montagna piena di neve.

Associazione basica, stavo andando a sciare, porto un libro con la neve.

In realtà lui se ne stava lì, nella pila dei libri da leggere che negli ultimi anni è cresciuta a dimisura se ne stava lì e mi fissava, e io l’ho preso.

Continuo a comprarli i libri, con meno frequenza, ma continuo a tentare di trovare il tempo di sedermi e perdermi nelle parole di qualcuno che a volte, come per miracolo, acquistano un senso anche per me.

Le storie in sé, anche se belle, ormai hanno perso fascino ai miei occhi, e quando vedo che la storia non mi porta da nessuna parte, la lascio lì, sospesa, che in fondo è una storia come un’altra, di cui mi importa poco.

Questa volta però la storia è stata terapeutica. Continua a leggere “Di quella volta che un libro mi ha scelto”

Il treno della vita

Mio nonno materno, che non ho mai conosciuto, è stato un incredibile protagonista nella storia del giornalismo italiano, non lo dico io ovviamente, ma chi l’ha conosciuto e chi lo ha letto.

Non ho grandi notizie su di lui, e versioni cotroverse sulla sua proverbiale antipatia/simpatia. On line non si trova praticamente niente , perché nessuno della famiglia si è mai messo a digitalizzare quella montagna infinita di libri/carte/ articoli/ quadri che sono ad oggi stipati a casa dia mia madre, mia nonna e in quella che era la casa di mia zia Laura .

Ogni tanto però leggo qualcosa, non spesso per la verità. Una fotocopia annerita di quelche articolo preso quà e là e che poi puntualmente perdo. E capita che, al di là dell’italiano ormai in disuso, capita che qualcosa mi piaccia. Continua a leggere “Il treno della vita”

Vita 0.0, il cinema di parrocchia

IMG_20151201_100207Nessuno esce di Lunedì, non c’è niente da fare, FB non segnala nessun evento, il fine settimana è appena finito.

Solo che non avendo più niente e nessuno che ti segnala cosa fare e cosa c’è da fare e chi andrà e dove andrà e quando andrà e come è stato e le foto post evento , questo delirio di informazioni non mi investe più.

E così un lunedì a caso ce ne siamo andati al cinema della parrocchia. Era lunedì, c’erano gli anziani di quartiere e due coppie di adolescenti in ultima fila.

Eravamo in tre e il film non l’avevamo visto. Un film leggero, uscito parecchie settimane fa, e probabilmente rimasto in programmazione solo lì. Continua a leggere “Vita 0.0, il cinema di parrocchia”

La vita oggi, così com’è.

Ieri ho affrontato un classico lunedì di Roma Milano Roma. 6 ore di treno per pochi attimi di riunioni. Senza senso, ma che devi fare, così è la vita oggi.

Il clima sia atmosferico che mentale non era certo dei migliori, la cronaca internazionale del fine settimana (leggi Parigi) ha avuto su di me, come credo per molti altri, un effetto catalessi. Sono rimasta come immobile, inerme davanti a tutto questo. Continua a leggere “La vita oggi, così com’è.”

Inside Out e Il femminismo 3.0

Chiariamo subito, io sono una delle poche, credo a cui non è piaciuto. O forse semplicemente, non l’ho capito. Il film della Pixar che doveva rivoluzionare la vita di una nuova generazione di bambini, il nuovo Toy Story, nuovi personaggi epici…madecché. A proposito, complimenti al marketing perché hanno fatto un lavoro incredibile considerato il prodotto finale. Avevo delle aspettative enormi.

Il personaggio di Gioia altro non è che un bel mix di tutto quello che sia uomini che donne sani di mente odiano nella categoria donne. Una specie di velina urlante e squillante che manco negli anni 80 a Drive In. Trova tutto bello, tutto fantastico, tutto iuhuuu, oleee, uauuu, insomma la materializzazione in cartone di tutti i vostri incubi, la compagna di classe che sicuramente tutti voi avete avuto, quella vestita di tutto punto anche in gita alla fattoria, con il cerchietto che non le cade mai avanti, la treccia che non si disfa e quel sorriso bianchissimo che l’avresti appiccicata al muro. Continua a leggere “Inside Out e Il femminismo 3.0”

Non voleva essere una recensione – Elena Ferrante, L’amica Geniale

Ci ho messo più o meno una settimana a uscire dalla ferma convinzione di essermi trasferita a Napoli. Ho letto i 4 libri in 22 giorni, e ogni libro in 48 ore. Prendendo delle pause necessarie a respirare.

A scuola, a casa, all’università, mille volte la mia generazione ha affrontato i temi del fascismo, del fermento culturale degli anni 60/70 e poi le brigate rosse, e il sangue, le guerre, lo strano clima di rinnovamento, e cambiamento che attraversava il paese. Ma anche di stallo totale. Mille volte abbiamo imparato date, studiato fatti, visto film, ascoltato musica. Un milione di volte siamo passati per quegli anni di tumulto. Eppure nella mente, solo i fatti, niente di più. Continua a leggere “Non voleva essere una recensione – Elena Ferrante, L’amica Geniale”

Nessuno tocchi la Signora Maestra

Nano 1 va alla scuola pubblica sotto casa, come il 99% dei bambini italiani.

C’è da dire che Nano 1 causa ricorrenti malanni è andato a scuola per un totale di 3 mesi su 9. Oggi sono andata a vedere la sua recita. Tema della recita l’Italia.

Oggi che i giornali erano pieni zeppi di, migranti sì migranti no, violenza a Milano, violenza a casa, disoccupazione, gente che “la fa in strada”, degrado, orrore, violenza, ennesimi scandali e Ladri, ladri ovunque, Ladri che sembra non finire più. Ladri che chiunque ormai vorrebbe imbracciare un mitra.

E oggi erano lì con le magliette Verdi Bianche e Rosse (c’è andata la maestra a comprarle) e i tamburelli. Bambini di 3, 4 anni che parlavano di mari e montagne, di bellezze culturali e di vulcani, del Colosseo, bambini che inscenavano un siparietto tra un turista inglese e un romano doc. Bambini che hanno recitato e spiegato i fondamentali della costituzione, che hanno cantato l’importanza dell’appartenenza alla bandiera. L’importanza e il valore della libertà , dell’ordine, dell’onestà. Continua a leggere “Nessuno tocchi la Signora Maestra”

Miss lamortemifaunbaffo e l’effetto Sorrentino

Sono stata ribattezzata Miss lamortemifaunbaffo tempo fa. Credo dipenda dal fatto che a casa, alle riunioni familiari non è mai stato un argomento tabù, anzi, con un certo sarcasmo e sfrontata ironia sulla faccenda si è sempre scherzato. Dai dettagli minuziosi di una delle nonne che con tutta la naturalezza del mondo dice che siccome si sta restringendo bisogna ricomprare le scarpe e il vestito per la bara, alle folli risate “fuori luogo” che uscivano dalla cucina nel giorno della morte di mio nonno, ricordando le sue battute.

Insomma a casa mia una delle frasi ricorrenti pronunciata, forse anche con leggerezza, da tutti, piccoli grandi e vecchi che siano è sempre stata: ” di qualcosa bisogna pur morire”. Continua a leggere “Miss lamortemifaunbaffo e l’effetto Sorrentino”

Le ultime dal mondo reale AKA sono riuscita a far qualcosa di nuovo

Sarò breve e concisa, vista la lunghezza degli ultimi post.

LIBRI E FILM

LIBRO – Diario di una cameriera di Octave Mirbeau – publicato nel 1900 – super femminile – che le 50 sfumature di grigio in confronto impallidiscono.

Serie TV – 1992 – tra up and down – racconta comunque un periodo storiche che per questioni anagrafiche non ho vissuto (a 12 anni ero in altre faccende affaccendate) nè studiato… c’è da dire che la voce e la parlata di TEA FALCO mi urtano il sistema nervoso (mica colpa sua povera) per cui spesso mi viene da cambiar canale

FILM

La Famiglia Belier – La Famiglia Belier – La famiglia Belier Continua a leggere “Le ultime dal mondo reale AKA sono riuscita a far qualcosa di nuovo”

Rolling Stones – Io NON c’ero

Se chiudete gli occhi e pensate alla vostra adolescenza sono sicura che ci sarà un evento, un viaggio, un weekend, una festa, a cui i vostri genitori non vi hanno mandato.
E sono sicura che quell’evento quel viaggio quel weekend quella festa rappresenta per voi IL momento dove dovevate esserci e invece non c’eravate.
Sono sicura che alle cene di famiglia non mancate di rimarcare quel terribile evento e mancanza e puntualmente ad ogni Amarcord fatto da amici una morsa allo stomaco vi ricorda cosa vi siete persi.

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