Il tormentone delle state 2016 recita #vorreimanonposto e forse, quel motivetto allegro allegro che i due rapper hanno messo sotto ad un testo abbastazna dissacrante ha reso lo sfrorzo e devo dire anche la geniale intuizione praticamente vana, almeno guardando la mia bacheca social.
Quest’anno siamo di vacanze “tranquille” ovvero nessun viaggio lontano, nessuna meta esotica e così, come tutti quelli che “quest’anno vacanze in campagna” ho più tempo per dormire e per farmi – detta alla francese – i caxx degli amici sui social.
Posso quindi concertezza affermare che:
L’estate italiana 2016 è #Sicilia . che sia sulle isole minori o in giro per le città, affittando casa o guardando lo stretto, in moto, in motorino, stanziali o no sappiate amici miei che siete tutti lì. E se vi state chiedendo come mai non c’è posto in quel tal ristorante adesso sapete perché. Ovviamente #incantosiciliano è la parola d’ordine che sia riferita al cibo, ad un vecchio curvo su una panchina o a vostro figlio che fa castelli di sabbia con cappello chic in testa – esattamente come farebbe a freggggggene, ma ok la Sicilia è la Sicilia e vedere le vostre foto almeno mi fa scoprire posti nuovi.
La Grecia è il solito evergreen, quest’anno purtroppo rovinata dal fatto che i soliti radical chic invece di tumularsi nei consueti 3 posti a loro noti (patmos paxos etc etc) hanno deciso di esplorare nostro malgrado nuovi orizzonti. E non fanno altro che postare foto di spiagge fino a ieri ancora sconosciute alla massa italiana, con tanto di nome e luogo, così che anche l’ultimo baluardo delle isole greche più dimenticate è addesso alla portata di kaftani da 2000 euro al cm, finti sandali capresi da 400 euro l’uno e costumi hand made dall’amica artista di turno.
Resitiste grazie a dio la mia coppia preferita di #ateniesipercaso che come ogni anno con sacchetta alla mano contenente 1 costume intimissimi e un paio di ciabatte di plastica sa ancora fare “il giro della grecia come si deve” . Grazie infinitamente grazie per le foto che vedo.
E veniamo ora alle note dolenti.
Con sommo rammarico mentre scorro la bacheca e vorrei vedere le foto di chi è partito per paesi lontani e potrebbe farmi sognare un pò in questi pomeriggi fatti di piscina, cavallo odore di concime e tafani mi appare evidente che niente di tutto questo mi verrà concesso.
Anzi, sono giornalmente puntita con foto di piendini, costumini, ciabattine, cappellini in ogni forma e colore in una qualsiasi delle località italiane che nulla hanno di fotogenico e interessante se non i like o i commenti dei nonni non presenti con tanto di # finale perché ancora non hanno capito che va messo all’inizio.
Seguono a ruota la serie di selfie felici senza senso se non per chi lo sta facendo (ma forse neanche per loro) su aperitivi con lunghecannuccebeviamotuttiinsiemechebelloèestate a formentera, panarea, capri, costiera amalfitana, sardegna.
Non mancano ovviamente infinite autocelebrazioni di chi ha speso soldi e soprattutto ore di sudore in palestra per mostrare l’ultimo muscolo tonico e tonificato.
Il blu mare o verde mare o trasparente mare fa ovviamente da colore predominante alternato soltanto dai pochi e fugaci post di chi commenta le olimpiadi di Rio con banda verde.
Così miei cari, sono qui che anelo uno foto di voi laggiù in Sri lanka o in Sud Africa o alle Azzorre o che ne so io dove siete andati ma insomma lontano lontano a vedere cosa c’è nel mondo , a parte i pokemon, e voi invece ovviamente troppo felici e impegnati a fare il vostro fichissimo viaggio al massimo postate una foto sfuocata di voi in terzo piano… della serie facciamo vedere a mammina che siamo ancora vivi. Egoisti che non siete altro.
Lascirami qui costretta a vedere quell’interminabile lista di inutilità scattate senza ritegno e contegno. Vi sfido ragazzi almeno una foto decente nel giorno del mio compleanno #violaresisti e mi farete felice.
Al resto del mondo sopra elencato una supplica semplice, se non potete fare a meno di far foto noiose, almeno applicatevi sugli hashtag.
Amen