Mio Caro Guelfo,
mentre ti scrivo ascolto questa canzone qui e mi sembra di vederti ballare con quel fare un pò da figo che hai tu:
Come tutte le mattine anche oggi mi hai svegliato all’alba, mi sono stupita che non ti sia fatto vivo alle 3 come di consueto. Dovrei scriverti una lettera di compleanno smielata, me lo ripeto da qualche giorno, ma la verità è che proprio non ti si addice.
Sei troppo diverso da tuo fratello. Sei troppo tremendo per ispirare sentimenti di pura tenerezza. E per questo penso che tuo padre ed io dobbiamo amarti davvero davvero tanto per essere sopravvissuti a questi 2 anni.
La verità è che sei il perfetto mix dei nostri peggiori difetti. Testardo come un mulo, musone, dispettoso, irrispettoso, senza paura e se serve anche “bastardo”. Sei in grado di rovinare intere giornate, di monopolizzare il tempo di tutti, di farmi uscire fuori di testa come non mai.
Non avrei mai pensato di dover difendere un sacco di gente e di animali da te. Perennemente indaffarato a combinarne una. Ho passato gli ultimi 2 anni in uno stato di euforica isteria tra imprecazioni di ogni genere e risate soffocate, perché non potevo certo dartela vinta ridendo.
Un bambino difficile dice qualcuno. Uno stronzo da niente replico io. Il punto è semplice:
Io lo so che nella vita tu, te la caverai benissimo. Lo so che hai già capito come gira il mondo, tu lo sai già come si ottengono le cose. Tu se casca il mondo ti sposti un passo più in là. Non c’è niente che ti scalfisca, non c’è nessuno che ti offende. Non c’è adulto bambino cane che possa impedirti di andare per la tua strada. Non c’è cibo che non ti piace che mangerai, nè con le buone nè con le cattive, non c’è niente che tu non voglia fare che farai obtorto collo.
Tu sei lì, con quel mezzo sorriso sornione e mentre mi dai un bacio con l’altra mano stampi un bel pizzico dove capita. Tu sarai la mia croce e la mia delizia. Tu chiamerei di notte dal commissariato, tu mi ruberai la macchina e la distruggerai, tu cambierai fidanzata come fossero mutande, e moglie aihme anche. Tu sarai felicemente incasinato tutta la vita. Fregandotene di tutto e tutti, come un caterpillar. Con quell’aria un pò così, e quel meraviglioso sguardo da figlio di “buona e santa donna”.
Ma lascia che ti dica comunque qualche piccola parola che so perfettamente non prenderei mai neanche in considerazione.
Ricordati nella tua quotidiana “lotta” con il mondo di fermarti ogni tanto a guardare quei pochi amici che ti ameranno nonostante tutto.
Per quanto tu possa andartene in giro per il mondo a far baldoria è a “casa ” alle 5 di pomeriggio che ti farai le più grosse risate della tua vita, magari per strada, o al solito baretto dove avrai passato la tua inquieta adolescenza, goditele. Non smettere mai di divertirti nei “guai” che combinerai, altrimenti i gioco non vale la candela.
Non ingrassare troppo, a casa non te lo perdonerebbe nessuno, e no non è per la salute è meramente una questione estetica. Chiedi a papà.
Abbracciami sempre forte come fai ora, in quegli impercettibili momenti in cui sembra che te ne importi qualcosa di me e cerchi di dirmi con una serenità invidiabile che andrà tutto bene, che è tutto ok, perché io ti credo, e ti crederò anche quando sarai grande.
Smettila di vessare tuo fratello, perché sarà lui a levarti le castagne dal fuoco un giorno, e con lui sarai sempre in debito, e lui si lamenterà sempre di te. Non far soffrire chi ti ama, un giorno, magari lontano te ne pentiresti.
NO resterà sempre la tua parola preferita, lo so, quindi pensa bene come e quando usare il suo contrario. E soprattutto con chi.
Non smettere mai di sentirti invincibile, e curioso, e attento, e sveglio come sei ora. E non odiarmi troppo per non averti detto nella vita molte volte Bravo. Qualcuno con te la parte del cerbero la deve fare e quel qualcuno purtroppo sono io. A papà viene sempre troppo da ridere.
Così Guelfo, tanti auguri di buon compleanno a te e tanti auguri a me che ho ancora una lunga strada da fare con te.
Con immenso amore e infinita pazienza
Mamma e Papà