L’istinto è in assoluto la parte dell’essere umano che mi piace di più. Quando chiedo ai nani perché hanno fatto una tal cosa, o perché hanno scelto una cosa piuttosto che un’altra, mi rispondono sempre la stessa cosa; Boh, mamma, così, mi andava. E a nulla vale il mio sforzo se per la milionesima volta gli spiego che magari quella cosa può far male, la risposta è sempre identica. Lo so, ma io volevo…
Così è l’istinto che ti fa scegliere di mettere al mondo dei figli, completamente incosciente la prima volta, e follemente consapevole le altre. Tanto è sempre un inferno, ma l’istinto guida.
E’ l’istinto che insieme LUI ha ci ha fatto guidare per 1.300 km in 20 ore per andare a riprenderci qualcosa che da troppo tempo mancava a casa.
L’istinto puro.
Ora, a volte l’istinto sbaglia e quindi quando alle 11 di sera ho detto a Lui di vedere quale poteva essere un posto dove fermarci a dormire per poter poi proseguire il giorno dopo e Lui ha scelto il MOTEL2 a 2 km dall’uscita di non so quale autostrada, forse lì il SUO istinto ha fatto casino.
Il Motel2 ingresso rigorosamente in macchina, tutte stanze con parcheggio auto davanti alla porta di ingresso e vetri sfumati a separare una stanza dall’altra…è stato frutto di un istinto sbagliato, o forse no (meglio non sapere). Ma mentre mi immaginavo una retata della polizia nel Motel più malfamato della pianura padana, tra prostituzione, spaccio, e … NOI DUE, e vaglielo a spiegare che era un caso; Beh mentre mi immaginavo sotto le lenzuola con la torcia puntata in faccia, d’istinto m’è venuto da ridere.
Così 1.300 km per finire nello sprofondo nord, e d’istinto tra 5 cuccioli, scegliere proprio quello lì. Senza sapere niente di lui, solo dagli occhi. Lo stesso istinto che fa sì che quel cucciolo non si allontani neanche un minuto da noi, e che d’istinto abbia scelto come amico l’unico figlio che non lo vuole proprio tra le palle, il figlio che non lo sa ma è quello che ha più bisogno di lui.
Così devo ringraziare l’istinto se adesso abbiamo più merda del solito da spalare,qualche impegno in più, meno ore di sonno (se possibile) e la casa condannata al disastro perenne. E’ l’istinto che devo ringraziare se tutte le mattine tirerò giù i santi e le madonne quando pioverà e farà freddo e io dovrò uscire per fargli fare pipì.
Ma è l’istinto che mi ha consegnato in casa un coso peloso che non chiede molto se non cibo e 2 coccole in cambio di amore incondizionato, protezione fisica e mentale, equilibrio per i bambini, rispetto per il mondo, senso di responsabilità per i miei figli, impegno.
E è l’istinto che ci ha fatto scegliere proprio quel cucciolo lì, noto all’anagrafe come No Tengo Dinero, per gli amici OLMO.
Più perfetto di così.