In ogni famiglia che rispetti ognuno recita il proprio ruolo. E così il figlio “delinquente” resta tale anche quando con 3 figli 45 anni e un matrimonio di 10 anni esce in giacca e cravatta la mattina per andare a lavorare in Banca.
Non importa chi tu sia diventato nella vita, non importa cosa tu abbia fatto. A casa tu sei e resti quello che eri a 4 anni. Così mi immagino i genitori di Zuckenberg che si incazzano dandogli del Coglione Nerd quando li va a trovare il giorno del ringraziamento. E solo perché, per sbaglio, ha rovesciato un bicchiere di coca sul tavolo della cucina. Probabilmente avrà dei cugini più grandi che l’hanno sempre preso in giro, schiaffeggiato, battuto a pallacanestro, umiliato per la sua pelle bianca e l’aspetto un po’ molliccio.
E adesso che lui è quello che è, per loro, lui resta il nerd pappamolla e floscio.
La famiglia ti obbliga a rimanere quello che eri, ti fa specchiare e vedere quello che a volte non vuoi. Ti mette davanti al fatto che per quanto tu possa sforzarti dì evolvere e crearti un percorso decoroso, rispettoso, dignitoso, la vera verità è che resti un uomo qualunque, in un mondo qualunque che nulla può, contro e/o per, le grandi cose della vita.
……….. e adesso la parte divertente.
A casa, diciamo in famiglia (nonni zii cugini) c’è una grande passione per lo sci. E chi più chi meno smania ad ogni inizio di stagione. I primi fiocchi di neve sono sempre un evento, ogni anno. Insomma posso tranquillamente dire che per tradizione familiare faccio parte di quel ristretto numero di malati che pur di infilarsi gli sci ai piedi, muore di freddo, di sonno (guidando la notte), di dolore per le botte.
Ora in questo quadro così “futile” io sono sempre stata etichettata come quella pippa che se ne va a sciare “solo sulle piste” e solo in località mondane. Per anni boicottata, per anni presa in giro, per anni schifata.
E poi il caso vuole che il parente che ti ha più “screziato” per un motivo o per un altro è obbligato a venire dove tu PIPPA vai da anni. E improvvisamente, si ricrede. Gli piace. Non te lo dice esplicitamente perché sarebbe troppo. Non ammetterà mai l’ovvio. Ma tu dentro di te gongoli, della futile e stupida rivincita familiare.
Stai lì che te la ghigni e ti pianti in faccia un sorrisetto niente male.
Così tuo figlio ha il cuginetto con cui sciare, e tu te la godi…
“Così la smettono di dire che sono una pippa snob, che questo è un posto di merda per cafoni e finti sciatori, che qui non scia… così non potranno più guardarmi con quell’aria di sfida. Ho vinto io Tiè”
Squilla il telefono: “Pronto?” “Ciao amore volevo dirti che è successo un pasticcio” “Dimmi” “Mario si è rotto il braccio mentre stava con tuo figlio alla pista da BOB”.
Primo pensiero: NOOOOOOO povero Mario
Secondo Retro pensiero… NOOOO adesso dal posto per pippe snob sarà posto di merda dove il figlio s’è rotto il braccio….
Così ancora e ancora per i prossimi 20 anni, sarò la pippa che se ne va a sciare “solo sulle piste” e solo in località mondane…dove i figli si fanno pure male…sparito il ghigno.
Chi troppo in alto sale, cade repente…precipitevolissimevolmente
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