Ho il blocco del cazzeggio on-line, ergo non riesco a scrivere neanche due righe di post. E non è una metafora. Il nuovo ufficio, oltre a trovarsi a 2 metri da casa- e voi mi direte che culo ma io vi dimostrerò che non è per niente un gran culo – ha una connessione internet ferma agli anni 80, più o meno come i personaggi che lo popolano. Il tutto, passa per un proxy che filtra tutto, a sua discrezione: tipo, i dati della borsa di Milano non li posso vedere. Il video dei Teletubbies sì… mah.
Per non parlare del fatto che questa simpatica finestra compare sul mio schermo con una media di 4/5 volte l’ora.
Va beh comunque questo impedimento tecnico che rallenta la mia naturale propensione alla navigazione on line mi ha creato non pochi problemi. Ho metà dei miei canali youtube bloccati, twitter e compagnia bella non ne parliamo, non riesco aggiornarmi, ma tra i disservizi più gravi segnalo che CHI arriva con un giorno di ritardo…ALTA CULTURA.
Va beh vi dicevo il nuovo ufficio è a due metri da casa…non ci vengo a piedi no… il che come la faccenda “casa nuova è a due metri da villa borghese” non ha niente di positivo. Di base percorro tutti i giorni la stessa strada (1,2 km) in discesa e poi al ritorno in salita.
Fuori dalla finestra vedo solo verde e un esercito di zanzare dotate (mi dicono dalla regia) di piumino invernale. Quindi tutte le mattine arrivo, mi siedo, accendo il computer, il VAPE, mi spruzzo l’Autan su piedi e mani e chiudo le finestre.
Il bar più vicino per un caffè è a circa 600 metri, se riesci a non caracollare tra le radici dei pini. Ha accanto una lavanderia. Quest’è. Per il resto solo marciapiedi pieni di m… da e collaboratori domestici in divisa. E tutto ciò con una connessione anni’80. E uomini con capelli non sense, donne con ombretto azzurro.
E ora mentre scrivo, mi rendo conto che il blocco dello scrittore è il minimo che postasse succedermi. Quindi i miei ultimi disturbi gengivali (dati da stress) li metto sul conto dell’ufficio no?
Insomma non essendo in grado di far cose costruttive ecco un banale copia e incolla delle ultime bozze dei post che ritrovo nel computer.
UNO – DEVO RESTAURARE LA VASCA
E ho scoperto che si può fare con due lire! Sono affascinata dalla faccenda, “aggiusta invece di sostituire”. Ecco la mia televendita preferita sull’argomento. 79 euro e avrò una vasca nuova. Devo solo trovare QUALCUNO che faccia il lavoro.
DUE – DEVO FINIRE IL TRASLOCO
Ci sono ancora mobili che a casa non dovrebbero stare. Quindi questo sarà il mio mezzo di trasporto e di nano per il we.
E nano che ha colto solo qualche parola chiave nella conversazione tra me e LUI per l’organizzazione del trasporto, ci ha tenuto a precisare che anche lui vuole stare con L’AMICO BLU. Perché è anche amico suo…
TRE – ASILO
Per la rubrica mammachepiùmammanonsipuò, Nano oggi è andato al suo primo giorno di asilo. In teoria la prassi prevede due settimane di inferno dove tu genitore prima lo porti un’ora e resti con lui, poi due e e resti in classe solo un po’. Poi lo lasci solo per qualche secondo e via via fino a che fattoria delle vittorie, la maestra decide che puoi mollarlo. Io già avevo polemizzato sulla faccenda settimana scorsa (prima anche solo di iniziare) presentandomi dalla maestra con questo articolo qui: I BAMBOCCIONI NASCONO ALL’ASILO . Mi ci ero presentata con l’articolo stampato.
Oggi, il primo giorno, ero più nervosa io di lui che sì è lavato i denti per 20 minuti e poi mi ha chiesto se erano puliti quando ha finito. Gli dico sempre che se no puzza e i bambini non vogliono giocare con lui.
Lui con la sua cartella di pepa pig che è da femmina, ma ha voluto comunque quella. Insomma terrorizzata all’idea che si mettesse a piangere entro in classe e lo guardo, lui non ha l’aria convinta, poi mi dice: “ciao mamma” dando per scontato che io vada via. Guardo la maestra che mi dice di tornare dopo 2 ore. Mi rigiro, e lui mi dice, resti un po’ con me? Dico che esco solo per un caffè e poi torno. Abbozza. Scendendo le scale tale il senso di colpa di averlo lanciato lì che inciampo e rompo i sandali (orcavacca!!!). LUI (padre) mi guarda e scuote la testa, poi però mi offre il caffè davvero. Rientro in me e cerco di far passare le due ore in ufficio. Risalgo, e non so che aspettarmi. Apro la porta piano, non mi vede, mi nascondo. La maestra esce e mi dice. Signora non ha mai chiesto né di lei né di nessuno. Rientro in me e colgo la palla al balzo. Ok glielo lascio.
Torno all’una. Nano sorride contento. La maestra mi guarda e dichiara: Inserimento finito.
QUATTRO – SOCIAL MEDIA WEEK
Si terrà tutta questa settimana a Roma e in varie altre parti del mondo. Tutte le info qui: http://socialmediaweek.org/
Mi sono iscritta a varie conferenze. Vi racconterò strada facendo.
IN FINE – le liste che non ho fatto
Con un solo piccolo commento. Siccome avete quasi tutti barato citando canzoni e libri né sentite né letti…ecco una lista FIERAMENTE mediocre.
LIBRI
1 -un titolo qualsiasi di fabio volo ( Lo leggete tutti col ghigno e ve ne siete comprati svariati, salva da anni il bilancio della Mondadori Libri. E non dite di no)
2 gian burrasca – Luigi Bertelli
3 va dove ti posta il cuore – susanna tamaro
4 le tigri di mompracem – salgari
5 uno qualsiasi della litizzetto – come fabio volo
6 il ballo – irene memirovsky
7 il barone rampate – calvino
8 il diario di bridget jones – non so chi l’ha e non posso cercare on line – il proxy me lo vieta
9 volevo essere come tutti – francesco piccolo (perché è uno degli ultimi che ho letto e quindi me lo ricordo)
10 – vuoto totale non lo so vate vobis
CANZONI
1 tracy chapaman – fast car
2 t’appartengo – ambra
3 primavera – marina rei
4 alanis morisette – head over feet
5 californication – tutto l’album
6 hanson – mmmbop
7 counting crows – a long december
8 your ex lover is dead – stars
9 life o life – DEs’- ree
10 – elisa – electricity