Per interposta persona, a 86 anni.

Così, con tono serissimo mi viene comunicato che “Mario” dopo una furente telefonata ha lasciato in tronco “Luisa”.
Mario e Luisa stanno insieme da 35 anni, non si sono mai sposati, perché di matrimonio già ne avevano uno a testa e 35 anni fa, risposarsi, non usava.
Ma soprattutto, senza matrimonio, non c’è l’obbligo della convivenza, che Luisa dice, è quello che ammazza i rapporti.

Così sono da 35 anni felicemente insieme.
Mario il week end va da lei e durante la settimana, ognuno a casa sua.
Hanno girato il mondo insieme, hanno vissuto una vita insieme.
Lui la chiama Cocca.
Io adoro quando lui la chiama Cocca.
“Cocca, vuoi il caffè?”
E’ che Mario e Luisa, sono persone d’altri tempi, ma non per l’età, lo sarebbero anche se di anni ne avessero 20.
Quando parlano, di norma capisco la metà delle cose che dicono, i discorsi sono pieni di riferimenti culturali a me sconosciuti, e le parole spesso usate non proprio di uso comune.
Ma anche qui, non è una differenza di età che ci allontana, è proprio che Mario e Luisa detta alla romana, c’hanno due capocce così.

E allora non riesco proprio ad immaginarmeli, intenti in una normalissima litigata amorosa.
Mario ha avuto la polmonite, è stato in ospedale e poi è stato dimesso.
Cocca in cuor suo voleva farsi qualche giorno da sola, in santa pace.
Così ha colto la palla al balzo e s’è rigirata la frittata:
“Mario, non puoi venire qui dove sto io, tu dopo una cosa così devi stare a casa tua, a fare la convalescenza, qui è umido. Tu stai lì, ti riprendi per bene, io nel frattempo vado a Londra e poi quando torno, magari partiamo insieme qualche giorno no?”
E Mario, giustamente, s’è incazzato.
E l’ha lasciata.
Con grande classe: “Cocca, questo rapporto è arrivato al capolinea, non è più un rapporto. Ciao”

Da una settimana Mario e Cocca parlano per interposta persona. Attraverso un cugino di Mario.
Ma non come faremmo noi.
Non è: lui che ha detto? e lei che ha detto? ma tu le hai detto? ma lui che ha risposto?
No.
Perché il cugino ha un ruolo molto attivo nella faccenda.
Lui fa da mediatore.
Lui consola Cocca, che è disperata, e depressa.
Come in un film d’epoca. E ovviamente, Cocca non chiama.
Lui spaventa Mario, ricordandogli che senza Cocca, dove va?

Io il cugino di Mario non lo conosco, ma in queste giornate di strazi del cuore, vorrei tanto essere io quell’interposta persona.
E già me le immagino le telefonate:
“Sai cugino, è che Cocca proprio non si rende conto di quanta pazienza ho avuto io con i suoi modi bruschi e prepotenti. Prendi l’altro giorno, eravamo in giro in cerca di camei (perché Mario ha una collezione di Camei incredibili e a me ne ha regalato uno incastonato su un portamonete egizio, non pensate a quelli bianchi orrendi che si vedono in giro o online…) e lei aveva stabilito che quello che piaceva a me fosse falso, e alla fine non l’ho potuto prendere”

Oppure: “Guarda cugino, io sono stufa di dover dire sempre a Mario tutto e di essere poi presa come capro espiatorio, che l’altro giorno, addirittura voleva convincermi che un cameo che avevamo visto fosse autentico del periodo XYX, ma ti pare? Era evidentemente del RDC”

E sì io a fare l’interposta persona ci starei anche tutta la giornata, prendendo appunti e cercando freneticamente le parole su wiki.

L’ultimo aggiornamento è di qualche ora fa, Cocca e Mario ancora non si parlano, ma sia l’uno che l’altra sono passati in agenzia di viaggi a pagare la loro quota per il viaggio in Cambogia.
Per Cocca è la terza volta, è stata tra le prime a vedere i templi di Angok subito dopo la guerra, Mario invece li ha visitati una volta sola. Ci tornano a settembre, dopo i miei racconti, per vedere esattamente quali templi sono stati restaurati e come.

Nel frattempo entrambe mi hanno detto che Efeso (che vedrò questa estate) non vale più la pena, ha perso il suo fascino. L’hanno restaurata troppo e non c’è più spazio per l’immaginazione.
Cocca per lettera (perché Cocca – che abita a 500 metri in linea d’aria da me – mi scrive le lettere o ritaglia articoli di giornale interessanti li imbusta ci mette il francobollo e le spedisce a casa mia) mi ha suggerito di passeggiare sul viale principale senza guardarmi troppo intorno, così posso immaginare a mio piacimento come doveva essere ai tempi d’oro.

Un pensiero riguardo “Per interposta persona, a 86 anni.

  1. e COCCA nonostante le venga detto, ma no non ti preoccupare povero Mario non glielo fare fare, sempre tramite interposta persona…il cugino, risponde “mario fa quello che dico io e basta” 🙂

    sofia

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