Nevica in tutta Italia e oggi nevica anche a Roma.
Roba che l’ultima volta era l’85.
Ma Roma e i romani, si sà, in situazioni del genere creano molto più “rumore”.
Così oggi in macchina mentre con pazienza percorrevo metro dopo metro ad una velocità da bradipo, l’ho presa a ridere e sì, me la sono spassata.
Premetto che avendo le gomme da neve, non è che avessi chissà quale stress.
Ma oggi nel delirio totale di una città il cui sindaco ha dichiarato lo stato di emergenza e praticamente “chiuso” le scuole (sì va beh ha sospeso l’attività didattica = a roma scuole chiuse).
Dicevo, nel delirio di una città impreparata a qualsiasi evento atmosferico (caldo pioggia neve vento) oggi si è consumata la rivincita di due categorie ben distinte di guidatori.
Partirei con il dire che l’uomo in smart cit. gnometto band finalmente, con grande soddisfazione del popolo degli automobilisti romani, se l’è presa in quel posto.
Eh sì… quelli che solitamente pensano di avere un 2 ruote sotto le chiappe e parcheggiano con una fantasia senza pari ovunque, oggi se la sono vista brutta.
Ho riso di gusto mentre sulla salita di via 4 fontane (pendenza estrema e sanpietrino per chi non lo sapesse) quelle orrende insopportabili scatolette slittavano come pazze, manco ci avessero messo sotto la bava della lumaca.
Ho ghignato mentre la signora impellicciata presa dal panico ha appoggiato il suo piedino protetto dallo stivale prada sul freno, con una tale veemenza, da trasformare la piccola scatoletta in una pallina impazzita da booling e rimbalzando simpaticamente sulle macchine parcheggiate da destra a sinistra da sinistra a destra.
Ho quindi un primo, meritatissimo, hip hip urra per la neve che ha permesso all’uomo in smart di ricordargli che guida una macchina del cazzo e che oggi vivrà la sua punizione dell’anno.
Ma ritorniamo ai vincitori della giornata.
Senza ombra di dubbio dichiaro i possessori della Panda unici e soli vincenti.
Quei poveri automobilisti, infangati per la maggior parte dell’anno, hanno oggi avuto la rivincita su tutti.
Il vecchietto con cappello (pericolosissimo in giorni normali) saliva su per i 7 colli romani alla solita velocità (40km/h) che oggi però sembrava il doppio, senza un’esitazione, senza un dubbio, con la sua pandina gialla. I neopatetati con la P dietro che ignari del pericolo e aiutati dal mezzo svicolavano e inondavano d’acqua gli uomini in smart intenti a spingere la scatoletta a mano.
Ho visto cose che non potete immaginare.
Ho visto operai ridere di gusto mentre seminavano una Mercedes trazione posteriore impantanata a via del Tritone.
Ho visto donne al volante fare la linguaccia a uomini bloccati come ebeti da 10 cm di neve.
E sì ho visto vincere la seconda categoria più odiata a Roma.
La mamma con il Suv.
Sì, lei, la mamma con il suv. Perché in una città dove non nevica mai (tranne oggi) che cazzo ci fai con il suv, che salite irte dovrai mai affrontare con quel macchinone quattro ruote motrici?
Oggi miei cari hanno riso anche loro, dritte sparate, con la spesa fatta nel portabagagli, su e giù per i sette colli. Se la sono ghignata nel loro, forse unico, giorno di gloria automobilistica.
Oggi si è consumata la rivincita di chi domani sarà di nuovo in un verso o nell’altro “lo sfigato del traffico”.