Milioni e milioni parole, di dettagli di video di foto di interviste.
La rete si scatena e i tg hanno pane per i loro denti.
Così anche io ho insistentemente seguito le vicende che riguardano quel tratto di mare che mi è tanto caro.
Io lì su quegli scogli, proprio quelli che si vedono dalle riprese, ci ho passato la mia infanzia, la mia adolescenza. Io lì mi sono infatuata la prima volta.
E ora lì, in quel posto meraviglioso, molte persone sono state inghiottite dal mare.
Ho ancora negli occhi le spine dei ricci sui miei piedi, l’acqua limpida, il vento che spesso tira forte da quella parte.
La “farina”che si crea dell’erosione delle rocce e che ti si appiccica al costume bagnato.
Odore di mare, di vacanza, di serenità.
E non posso pensare a chi, in un posto che ha reso me così felice ha trovato la morte, in freddo il buio.
Chiudo gli occhi, in un minuto di silenzio, per chi non ce l’ha fatta.
Al di là di martiri e eroi, al di là di Schettino e De Falco.
Al di là dei magistrati, delle prove, dei video, delle foto, delle testimonianze.
Chiudo gli occhi in un minuto di silenzio per chi, un posto così magico lo ha vissuto come un inferno.
E’ mercoledì, e la conta dei dispersi continua, e lo so che De Falco spera ancora di trovare qualcuno vivo.
Lo so perché è quello che sperano tutti.
E’ quello che spero anche io.